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ASCOLTA LA BANDA!!!

di Chiara Benini
Educatrice dell'asilo nido "Il Batuffolo" Quaderni (VR)

Premessa

"La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo globale dell’individuo:
essa agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, stimolo per sviluppare le potenzialità espressive e creative della persona. Quando la musica è presente nella vita quotidiana, si impara a cantare così come si impara a parlare. Un ambiente musicalmente stimolante, dove si propone al bambino di giocare con la voce e con i suoni, è terreno favorevole nel quale si possono sviluppare le esperienze musicali successive."
Gordon 2005

Siamo partite dalla convinzione che lo strumento principe dell’educazione musicale è un ascolto guidato che si lascia rinnovare dalla relazione stessa, un ascolto disponibile a cogliere quello che per il bambino deve ancora assumere un significato, un ascolto che è spazio e tempo, tempo della presenza musicale e tempo del silenzio.
La familiarizzazione con i suoni e la musica stimola il bambino ad acquisire la capacità di organizzare l'esperienza secondo le categorie spazio temporali, incoraggiandolo ad identificare nei suoni, non soltanto l'altezza, l'intensitàl e il timbro, ma anche la durata (si presenta la nozione di tempo) e la provenienza (prime intuizioni relative allo spazio).
Nella prima infanzia poi, le esperienze sensoriali rappresentano, per il bambino, dei veicoli di scoperta del mondo esterno e di sé, esaminando la funzione di ascolto e di movimento dal punto di vista multisensoriale.
La musica si "impara" traducendo in concreto il proprio bisogno di viverla fisicamente ed emotivamente così che essa contribuisca alla nostra formazione e crescita globale come individui.
Si "impara"  attraverso una esperienza creativa e collettiva che coinvolga tutto ciò che alla musica è o può essere inerente: gesto, movimento, danza, scansione verbale, vocalità, strumentario musicale, drammatizzazione e performance.
Ascolto e movimento diventano così due esperienze inseparabili nel processo di apprendimento, due ingredienti educativi e soprattutto due modalità espressive del bambino in ascolto.
Le attività dei giochi sonori, le canzoncine accompagnate da esercizi sensomotori, affinano nel bambino la capacità di operare discriminazioni somatognostiche e tattili; inoltre le attività di animazione e drammatizzazione, svolgendosi essenzialmente con movimenti del corpo, delle dita, delle mani, delle braccia, contribuiscono alla strutturazione dell'immagine corporea e al miglioramento della coordinazione (ad esempio tra l'occhio e la mano tra una mano e l'altra, tra mani e piedi, ecc).
Importanza del canale visivo nell'apprendimento

Sono queste le linee guida che hanno permesso la nascita e lo sviluppo del progetto "Ascolta la banda!".

Presentazione e organizzazione del progetto

Il progetto è nato nel mese di Ottobre 2012, in una sezione eterogenea dell'asilo nido "Il Batuffolo" ed è stato reso possibile grazie al gentile contributo del corpo bandistico folk con majorettes di Quaderni.
Il percorso si è snodato in diversi momenti:
- ideazione alla prima stesura del progetto;
- scrittura di una sceneggiatura;
- organizzazione delle riprese;
- realizzazione del primo montaggio da proporre ai bambini attraverso diverse attività e giochi stimolo;
- scelta di alcune foto rappresentative del percorso fatto con i bimbi;
- montaggio del tutto;
- visione del video da parte di bimbi e genitori al nido;
- visione del video da parte dei musicisti e delle majorettes al centro sociale di Quaderni;
- festa di fine anno con la partecipazione della banda.

Finalità del progetto

• Incoraggiare il processo di gioco con l’elemento musica fin da molto piccoli, rendendo i bambini consapevoli che la musica stessa non è né un privilegio di pochi, né un traguardo irraggiungibile;
• utilizzare l’elemento sonoro come canale primario di comunicazione, espressione e socializzazione all’interno del gruppo e nella relazione con l’adulto;
• contribuire allo sviluppo (cognitivo – motorio - emotivo) di ciascun bambino, potenziando le sue capacità di attenzione, concentrazione, memoria e coordinazione;
• creare un ponte con le famiglie e il territorio.

Obiettivi

- Educare l'orecchio musicale;
- stimolare la memoria uditiva (capacità del bambino di riconoscere e riprodurre le esperienze uditive passate);
- sviluppare l'attenzione e il senso ritmico;
- riconoscere diversi tipi di strumenti musicali;
- associare un suono allo strumento musicale che lo ha prodotto
- riconoscere e discriminare i suoni di vari strumenti musicali;
- discriminare l'intensità del suono (piano- forte);
- distinguere i suoni gravi e acuti;
- riconoscere l'esecuzione lenta e veloce;
- produrre adeguati movimenti secondo determinati eventi sonori;
- modulare la propria azione motoria in base alla musica proposta (attraverso la pittura, il disegno, la manipolazione e il massaggio);
- coordinare suoni e gesti;
- drammatizzare le emozioni collegate ad un certo tipo di musica;
- agire ed esprimersi attraverso la musica (percepire, sentire, immaginare e creare i suoni e ritmi);
- fruire delle varietà del mondo musicale, imparando ad ascoltare le diverse forme di espressione sonora;
- riconoscere diversi generi musicali;
- famigliarizzare con alcuni strumenti musicali, manipolarli e coordinare movimenti e suono;
- utilizzare oggetti o strumenti sonori per produrre musica (suoni, canzoni ecc.).

Conclusioni

È stata una bellissima esperienza di pensiero condiviso sui bambini e per i bambini.
Tante persone con abilità, competenze e talenti diversi si sono confrontate e hanno unito le loro forze per realizzare un progetto che raccontasse una storia, quella della banda, che permettesse ad ogni bambino di raccontare meglio la sua, Descrivendo la vita intrauterina del bambino, M. Mancia scrive: "Come un uomo del medioevo, il feto racconta d’un viaggio in un mondo di meraviglie non come chi ha vissuto l'esperienza direttamente , ma come chi l’ha appresa leggendola sulle pagine di un grande libro." È come se questo progetto si auspicasse di fornire ai bambini i primi strumenti per iniziare a scrivere loro un nuovo grande libro.
Le situazioni sono state molto coinvolgenti e il clima che si è creato ha richiesto alle educatrici di interpretare il proprio ruolo in modo creativo, traendo spunto da ciò che accadeva per essere in sintonia con gli eventi.
I bambini ascoltando i tipi più svariati di musiche, hanno partecipano all’ascolto in forma attiva, muovendosi, cantando, accompagnando certi tipi di musiche con piccoli strumenti.
La visione del video e la pratica dei giochi cantati, hanno concorso ad arricchire il vocabolario dei bambini, migliorando la qualità del loro linguaggio e favorendo l’affinamento della memoria. Il gioco "il maestro come fa?" ha avuto anche uno specifico valore sociale: i bambini hanno imparato che si può dirigere solo se gli altri stanno in silenzio e "in ascolto" e ad attendere il proprio turno con la sicurezza di essere a propria volta ascoltati. Ciascun bambino ha potuto giocare ad essere forte o dolce nei movimenti, a cantare come un elefante o una formica (modulando l’emissione vocale) a muoversi in modo triste o felice a seconda di ciò che comunicava loro la musica, improvvisando delle vere e proprie rappresentazioni "drammatiche", assumendo "forme" diverse e usando diversi modi di comunicare. I genitori hanno gradito il progetto e hanno chiesto di poter avere il video come ricordo. Il video è stato messo negli archivi della storia della banda di Quaderni ed è stato divulgato nelle scuole del territorio.

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